Due soli addetti sull'ambulanza chiesto l'aiuto dei pompieri

CIVIDALE

Un episodio verificatosi mercoledì a Rualis, dove per poter mettere in atto un intervento di soccorso gli operatori del 118 si sono visti costretti a chiamare i vigili del fuoco, ha fatto insorgere la questione dell'organico in dotazione alle ambulanze:

«Nella nostra area, infatti, difformemente da quanto previsto - segnala Claudia Chiabai, referente regionale per la sanità di Azione - sui mezzi di soccorso operano solo un autista e un infermiere. La normativa in materia è tassativa: devono esserci un autista soccorritore certificato, un infermiere Bls o Acls, un altro infermiere oppure, in alternativa, un Oss Bls. Questa composizione è fondamentale in caso di incidenti con più feriti, quando è necessario rianimare, ma anche (e siamo al caso di Rualis) per il trasporto da abitazioni disagevoli o a beneficio di persone dal peso consistente».

Il direttore generale dell'AsuFc, Denis Caporale, chiarisce però che sulle ambulanze di tipo Bls-D è prevista «la presenza di un autista soccorritore e di un secondo componente formato Bls-D, che attuano gli interventi in codice verde o bianco»: nessuna anomalia nella vicenda cividalese, lascia insomma intendere. Diversa è la situazione sulle ambulanze Als, organizzate per il soccorso avanzato.Fra l'altro - aggiunge Caporale -, l'attivazione dei vigili del fuoco è avvenuta per la difficoltà ad aprire una porta: successivamente, i pompieri hanno aiutato il personale sanitario a trasportare fino all'ambulanza, dal terzo piano di un palazzo, il paziente. «La chiamata - rileva ancora - è arrivata alle 12.49: alle 12.58 i soccorritori erano sul posto».Nel frattempo, tutto è pronto per la manifestazione a difesa del presidio sanitario cittadino indetta per domani mattina dal Comitato "Io voglio l'ospedale di Cividale»: «Si svolgerà con qualsiasi tempo - annuncia il presidente dell'organismo, Franco Chiarandini - e coinvolgerà i vari Comitati regionali che si battono a tutela dei nosocomi minori, nonché altre realtà».Ritrovo alle 9.30, nel piazzale dell'ospedale: da lì partirà il corteo, che terminerà in Foro Giulio Cesare. «Invitiamo la popolazione a partecipare numerosa: dobbiamo far sentire forte la voce della città», sollecita Chiarandini. LA




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