Drenchia, piccolo Comune delle Valli del Natisone con solo 118 abitanti, è Comune frontaliero in quanto interfaccia con il Comune sloveno di Tolmino. A ridosso del confine, lungo la dorsale del Monte Kolovrat, si sviluppano le fortificazioni italiane della Grande Guerra, gestite dalla Fondazione Pot Miru- Sentiero della Pace in quanto ora si trovano in territorio sloveno.

In quest'area, dove si respira la Storia, è stato realizzato il progetto didattico/esperienziale "I Ragazzi del '99 narrano", realizzato nel 2017 in occasione delle commemorazioni dei fatti di Caporetto del 1917 per ricordare gli adolescenti che  furono mandati al fronte, i ragazzi nati nel 1899, ormai noti universalmente come i Ragazzi del ‘99.

Gli studenti delle scuole superiori, le famiglie e la cittadinanza, hanno seguito un "percorso" verso una maggiore consapevolezza del tremendo passaggio di un’intera generazione di adolescenti dalla famiglia alla trincea, sull’immensa perdita di vite umane, sulle speranze ed aspirazioni spente dal primo conflitto mondiale. Ha reso evidente alle coscienze il valore universale della pace e della libertà quale motore per il dispiegarsi delle potenzialità dell’individuo e delle comunità.

Ideato dalla Presidente Associazione Parco del Natisone, Claudia Chiabai, e dall'Ing. Giovanni Caineri, quello che doveva essere un evento unico, grazie al grande riscontro avuto da studenti, genitori e insegnanti, è diventata un'esperienza riproposta ad altri Istituti scolastici che hanno ritenuto di inserire questa attività nel percorso didattico.
E' diventato anche un video e un oggetto ricordo, per coloro che, vicini o lontani, condividono lo spirito da cui è nato il progetto e che ha portato alla sua diffusione.

L'esperienza: Una Notte in trincea
Un gruppo di studenti, accompagnato da alcuni docenti e dai volontari dell’Associazione Parco del Natisone, dell’Associazione Nazionale Alpini, del Gruppo di rievocazione storica Fiamme verdi, della Croce Rossa Italiana, vive un’esperienza che rimarrà impressa a lungo nella loro memoria. Non una gita ne una rievocazione storica, bensì un tempo di profonda riflessione sugli avvenimenti che nell’ottobre del 1917 interessarono le Valli del Natisone ed il cividalese.

Abbandonati a casa cellulari, tablet e ogni comodità, vengono accolti dagli ufficiali in divise dell'epoca che svolgono l'appello. In quel momento, con un salto a ritroso nel tempo, diventano a tutti gli effetti soldati della Grande Guerra.
Al crepuscolo, con una camminata silenziosa, raggiungono le fortificazioni sul monte Kolovrat e si posizionano in alcune grotte utilizzate come dormitori dove sperimenteranno il sonno sulla nuda terra, protetti solo dal sacco a pelo.
All'inizio della notte avviene un momento di riflessione guidata incentrata sulle situazioni, i sentimenti e le emozioni vissute dai nostri giovani soldati coinvolti negli eventi bellici con un forte rimando ai conflitti che tutt'oggi insanguinano varie parti del mondo.
Dopo avere consumato un rancio frugale in gavetta, suddivisi in gruppi, durante la notte i ragazzi eseguono dei turni di guardia nelle trincee.
Fermi nel buio, soli nel silenzio della notte, viene loro spontaneo immaginare un soldato appostato, lo sguardo rivolto a valle e alle montagne, la nostalgia di casa, la paura di non far più ritorno, la solitudine di un giovane al fronte, le domande che la guerra suggerisce, le risposte che tardano ad arrivare.
Durante il turno di guardia vengono raggiunti dal postino di trincea che consegna loro una lettera redatta  dai genitori; una lettera piena di significato e di valori, infatti ai genitori è stato chiesto di provare ad immaginare cosa si provava ad avere un figlio in guerra.
La notte si conclude con il ricongiungimento con i familiari e con una cerimonia di commemorazione dei caduti di tutte le guerre presso il monumento di Passo Solarie, dedicato a Riccardo Giusto primo caduto italiano della Grande Guerra.

Un'esperienza che si rinnova
A seguito dei riscontri estremamente positivi seguiti ai primi eventi, l'Associazione Parco del Natisone e i partner, hanno deciso di proporre questa attività non solo a molti Istituti scolastici, ma anche a gruppi di adulti che, con lo stesso spirito dei ragazzi, vogliono sperimentare un'immersione totale nella Storia.
L'auspicio è che la Notte in trincea apra menti e cuori ad una maggiore consapevolezza del Valore assoluto della Pace.